CHECKLIST: I 50 passi per valutare un business plan – parte 2


Benvenuto in questo secondo articolo (il primo lo trovi qui: Come valutare un business plan prima di investire in una startup – PARTE 1) dedicato alla comprensione, lettura e valutazione dei documenti di business plan che, in qualità di socio investitore, avrai occasione di valutare.

In questo post trovi un’utile checklist composta di 50 punti da consultare ogni qual volta necessiti di valutare un business plan. Ti consiglio di inserire tra i tuoi preferiti questa pagina perché, se già stai vagliando idee di business su cui investire ti tornerà utile molto presto.

Valutazione di un business plan di un nuovo progetto

Prima di procedere, desidero anche ricordarti che, qualora tu non abbia ancora individuato un’idea di business degna della tua attenzione o dei soci operativi alla tua altezza, il miglior sistema per trovarli è visitare TrovoSocio.it : in questo sito infatti troverai quello che cerchi. Scopri anche la nostra semplice guida su come trovare idee e soci su cui investire.

Tuttavia, se sei approdato a questa pagina, molto probabilmente hai già un progetto in mente ed un business plan in mano. Sstai valutando di investire una parte del tuo capitale, frutto dei risparmi di anni di lavoro, su un progetto imprenditoriale in qualità di socio finanziatore e vorresti evitare brutte sorprese? Essere in grado di leggere un business plan e saperlo interpretare correttamente ti permetterà di investire con serenità e tranquillità il tuo capitale ed evitare perdite di tempo. Questa guida ti fornirà 50 pratici consigli utili per valutare il business plan permettendoti di investire effettivamente su un’attività che possa darti, nel tempo, la giusta redditività e soddisfazione.

CHECKLIST: 50 trucchi per scoprire “gli altarini” che stanno dietro ai fuffa-business-plan

1. Approccio centrato

Sei al primo investimento? Tieni conto che può capitare di avere una sensazione di ansia e di insicurezza quando ti trovi davanti ad un documento di tante pagine e vorresti cercare di valutare al meglio e con spirito critico l’idea contenuta nel business plan di una nuova impresa. Quando si decide di investire in un progetto imprenditoriale, vorresti avere chiara e ben definita la strada da percorrere con maggior sicurezza senza perdere di vista l’utilizzo che verrà fatto del tuo capitale. Quando analizzi un business plan, fai un espiro profondo prima di incominciare e ricordati che, in questa guida, troverai dei suggerimenti su come leggere e valutare un business plan.

2. La struttura di un business plan

Il business plan deve essere articolato in sezioni redatte con rigore ed efficacia comunicativa. La struttura del piano deve necessariamente consentirti di poter valutare la fattibilità del progetto. Come dire, dare prevalenza alla sostanza piuttosto che alla forma. E’ importante che il piano definisca il prodotto o servizio, delinei la crescita del business ed esponga una previsione delle spese ed evidenzi le opportunità e i rischi contestualizzati rispetto al mercato in cui si intende operare.

3. Il riepilogo operativo

Nel business plan, è opportuno che venga inserito il riepilogo operativo, cioè la descrizione generale dei punti principali che è una delle parti più importanti. E’ la prima cosa che leggerai, quindi, dovrà essere breve e conciso e deve essere interessante così da motivarti a leggere il resto del documento.

4. La cronistoria dell’azienda

Il racconto dello storico dell’azienda (o del suo embrione) può essere utile per capire cosa come è iniziata l’attività e quali progressi ha fatto fino ad oggi e i principali eventi che hanno caratterizzato il suo sviluppo. Questa è la parte più “intima” all’interno di un business plan di un’azienda: ti aiuta a capire quello che  l’imprenditore ha vissuto e la sua evoluzione.

5. Un piano aziendale cucito su misura apposta per te

Presta attenzione ai dettagli e alle specifiche dell’attività che sono state inserite nel piano ma, al contempo, considera che solitamente, gli imprenditori si rivolgono a più banche o a società private equity per ricevere il finanziamento e non prestano attenzione a personalizzare il business plan in base al destinatario. Sarebbe dunque importante, quindi, che il business plan sia stato redatto e sia rivolto a te personalmente. Se ciò accadesse, sappi che ti trovi difronte ad un potenziale socio che bada al dettaglio: potrebbe essere il socio operativo che fa per te.

6. Leggibilità del business plan

Il business plan, da definizione, è un documento in cui viene definita l’idea imprenditoriale e deve essere leggibile a tutti, anche per chi non è un esperto nell’analisi finanziaria quindi deve mantenere un linguaggio semplice, senza usare moltitudini di termini incomprensibile tanto per cercare di fare colpo su di te. Tanto più la lettura del documento risulta essere sciolta, tanto più riesce a catturare la tua attenzione senza perdere tempo nel decifrare i termini specifici di settore. Ricorda: se non capisci qualcosa… chiedi ed insisti fino a che tutte le informazioni ti saranno decriptate.

7. Le opportunità che offre il mercato

In ogni mercato ci sono delle opportunità che possono essere sfruttate a vantaggio di un business. Queste opportunità devono essere chiaramente evidenziate nel documento mostrando qual è il problema per i potenziali clienti e la soluzione più efficiente che viene offerta dall’azienda in esame. Deve risultare dunque chiaro cosa l’imprenditore cerchi di fare e come intenda risolvere lo specifico problema.

8. L’opportunità che offre questo business

Un business plan di qualità deve consentire di individuare ciò che realmente si propone e deve darti una chiara visione del progetto e dell’opportunità di business che esso rappresenta. Deve essere messo in evidenza in cosa consiste il progetto, gli elementi di innovazione rispetto a quelli offerti dai concorrenti e le opportunità di mercato che si intendono cavalcare.

9. Ricerca di mercato

Qualora si volesse entrare in mercati già presidiati da altri operatori del settore, deve essere mostrato, all’interno del business plan di un’azienda, quali sono i punti di forza e di debolezza e deve essere analizzato il sistema competitivo fornendoti quante più informazioni possibili, non solo sui concorrenti, presenti e futuri, ma, più in generale, sull’ambiente in cui sarà attiva l’azienda.

10. Ispira fiducia?

E’ importante che tu possa trovare nel piano aziendale tutte le informazioni relative al mercato ed ai concorrenti. Questi sono aspetti devono essere trattati affinché il business plan possa trasmettere fiducia. Non vorresti trovare informazioni errate o limitate, vero?

11. Avere un background dell’azienda

Può essere utile trovare nel piano un background aziendale in cui viene analizzata la storia dal momento della nascita, con la descrizione della forma di business, del luogo dove è localizzata, dei differenti traguardi raggiunti in termini di successo, delle crisi incontrate e di come sono state risolte. Se la descrizione riguarda una start-up, questa sezione deve esporre gli stage di sviluppo su cosa è stato fatto e quali sono le task da sviluppare per avviare l’iniziativa. E’ una parte rilevante, per te che lo stai leggendo e dovrebbe invogliarti a proseguire nelle sezioni successive.

12. Focus sull’esecuzione

Nel documento deve essere esplicitato in modo specifico in cui funzionerà ogni singola fase del piano, come ad esempio la strategia di marketing e di distribuzione. Questo faciliterà la tua lettura del piano per acquisire una maggiore visione dell’azienda. L’aspetto esecutivo deve riflettersi in tutto il documento, in particolar modo nelle previsioni finanziarie.

13. Il piano aziendale deve essere credibile

Sarebbe bene assicurarsi che il documento sia stato redatto sulla base di fatti e non su affermazioni che non corrispondono alla realtà. Ad esempio, se nel piano è dichiarato che allo stock ordinato dalla Cina occorrono 6 settimane per arrivare in sede, è necessario che tale affermazione sia documentabile. Quindi, tutti i dati raccolti devono essere verificabili o dimostrabili.

14. La giusta lunghezza

Un documento infinitamente lungo non incentiva sicuramente la lettura. Pagine e pagine di analisi di mercato, a volte, finiscono per confondere le idee. L’ideale sarebbe avere in mano un business plan di una lunghezza ottima compresa tra le 15 e le 30 slides + eventuali approfondimenti a parte.

15. Realtà o fantascienza?

Presta sempre attenzione alle stime di crescita “eccessive,” o ai miglioramenti dei margini di profitto non supportati da una chiara dimostrazione. Non è sempre oro ciò che luccica! Bisogna fare attenzione alle previsioni che mostrano enormi profitti nel primo anno di una start up. E’ indice di buonsenso vedere nel piano prudenza nella stime.

16. Chiarezza nella richiesta di finanziamento

E’ un aspetto da non trascurare. Nel documento, deve essere spiegato, con chiarezza, le ragioni e i requisiti del finanziamento. Leggere frasi del tipo “Prenderà tutto ciò che è disponibile” o “Per quello che metterai, verrà restituito proficuamente”, non presuppone una reale consapevolezza sulle necessità della startup.

17. Come viene utilizzato il finanziamento

Nel business plan per una nuova attività deve essere esplicitata la modalità di utilizzo del finanziamento: come verrà utilizzato il capitale che deciderai di investire nell’attività? Devi avere ben chiara la struttura così da comprendere appieno le esigenze del finanziamento ed essere in grado di fare le tue valutazioni in merito a questi costi.

18. Focus sull’analisi SWOT

Come già spiegato nel precedente articolo dedicato alla valutazione del business plan, l’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce di un progetto o in un’impresa. E’ bene tenere in considerazione che ogni idea di business è caratterizzata da peculiari punti di forza e punti di debolezza interni così come opportunità e minacce a cui è esposta nell’ambiente di mercato in cui  si intende innestarla. Una start up o un’azienda giovane deve essere ben consapevole delle sue debolezze per essere in grado di far crescere il business, espandere le competenze del team e prevenire le problematiche in anticipo. Una corretta analisi swot ti aiuteràad aver chiaro i problemi potenziali del business e come i soci operativi intendano risolverli.

19. Avere degli obiettivi specifici

Ogni attività imprenditoriale dovrebbe definire i propri obiettivi economici, generalmente sotto forma di budget all’inizio dell’anno. Assicurati che il piano aziendale abbia impostato in modo chiaro gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine; quindi, obiettivi precisi e specifici di crescita. Inoltre, fai attenzione che gli obiettivi a breve termine siano scadenzati, realistici e realizzabili. Gli obiettivi dovranno essere poi misurati: assicurati che tu possa essere coinvolto nelle misurazioni.

20. Un business plan attraente

Il business plan dovrebbe riflettere l’attività che si andrà a svolgere, meglio se giovane, dinamica, moderna ed innovativa. Il primo impatto, spesso, la dice lunga su chi hai difronte! La lettura non dovrebbe annoiare l’investitore, anzi! L’inserimento di grafici e collegamenti ipertestuali a contenuti multimediali incorporati ti potrebbero aiutare a valutare al meglio e con maggior lucidità e spirito critico il piano di business plan.

21. Chiarezza nelle tempistiche

Un aspetto che viene spesso trascurato all’interno di un piano aziendale è il tempo. Ogni piano deve contenere, oltre alle informazioni sul finanziamento proposto, anche i requisiti in termini di tempo. Dovresti essere in grado di leggere e comprendere con chiarezza i tempi specifici preventivati per l’avvio del business in modo tale da poter valutare l’investimento in base alle tue esigenze.

22.  Finanze personali e commerciali separate

La maggior parte delle start up ed un numero considerevole di piccole imprese fanno affidamento sull’apporto del capitale necessario a ottenere le prime vendite necessarie per generare flussi di cassa. E’ importante, però, che venga chiarito nel piano aziendale la differenza tra fondi personali e fondi commerciali.

23. Mercato di riferimento

E’ opportuno che nel business plan venga specificato il segmento di pubblico che si vuole “colpire” e, quindi, che venga esplicitata una visione chiara del mercato in cui si vuole entrare. La conoscenza del pubblico è cruciale per applicare una strategia di marketing di successo. Ad esempio, se l’azienda intende produrre un frullatore da cucina per utilizzo professionale, il piano dovrebbe esplicitare chi è il consumatore ideale, quando tipicamente spende in attrezzature professionali, che cosa cerca in un frullatore e dove sarebbe disposto ad acquistare tale prodotto. Avere a disposizione queste informazioni permetterebbe di avere una strategia di marketing chiara ed efficace.

24. Digital marketing

Non è più tempo di ignorare il mondo del digital marketing. Un piano aziendale dovrebbe dimostrare anche come utilizza elementi specifici per approcciare il targeting della nicchia su cui si intende andare, prendendo in considerazione l’utilizzo dei social media o la creazione di un canale youtube e di un blog. Il piano dovrebbe essere specifico per l’attività da sviluppare. Inoltre, se si sta costruendo un business online, devi assicurarti che il piano affronti in modo ancora più specifico la strategia.

25. Sincerità al primo posto

La parte più importante in qualsiasi investimento è la qualità della gestione di un’azienda. Devi assicurarti che nel piano aziendale venga data la giusta cura e attenzione alla sezione riguardante l’amministrazione dell’azienda. Le persone che si occupano della gestione devono essere capaci e dovrebbe essere possibile all’interno del business plan avere informazioni precise circa la loro esperienza.

26. Stabilire i KPI

I Key Performance Indicator (KPI) sono le metriche specifiche del business che aiutano le aziende a misurare le prestazioni giornaliere e di anno in anno. E’ importante che venga inserito questo tipo di indicatori nel piano aziendale perché ti consentiranno di monitorare le aree su cui l’imprenditore intende concentrarsi. I KPI incarnano una “base di fiducia” nella gestione del team e del progetto in genere.

27. I dati commerciali aggiornati

Ogni piano aziendale deve includere dati che riflettano la situazione attuale. Non serve conoscere i risultati dell’azienda di due anni fa: devono essere inseriti i risultati commerciali correnti e non solo i risultati pronosticati basati sull’anno storico.

28. USP, il vantaggio della tua azienda

Affinché un’azienda abbia successo, occorre definire il vantaggio unico  (unique selling proposition in inglese) che avrà sul mercato. Il vantaggio può essere dovuto, ad esempio, dalla qualità del prodotto, dal servizio più rapido, da un’interfaccia più user friendly, migliore assistenza clienti o da qualsiasi altra cosa che consenta all’attività di distinguerti dalla concorrenza. La presenza di una chiara e forte USP è indice di un buon grado di consapevolezza del brand della startup.

29. Coerenza all’interno del piano finanziario

Inserire i dati finanziari è la parte più difficile di un piano aziendale. E’ importante che i dati finanziari attuali siano accurati e che ci sia un ragionamento alla base delle previsioni future. Ci deve essere coerenza nei contenuti delle varie sezioni del piano. Se noti elementi di incoerenza finanziaria… una spia rossa dovrebbe accendersi nel tuo cervello, automaticamente. Prenditi il tuo tempo per valutare attentamente la coerenza del piano finanziario.

30. Previsioni basate su ipotesi ragionevoli e prudenti

Le previsioni sono la parte più difficile di un business plan. Affinché tu possa considerarle accurate, è necessario che siano delle ipotesi ragionevoli e prudenti. Nessun business si comporta, nella realtà, attenendosi esattamente alle previsioni. E’ importante pertanto che tutte le ipotesi contenute nella previsione siano annotate in modo tale da farti comprendere che siano state fatte per difetto.

31. Si alle appendici!

Nel business plan è utile avere a disposizione delle appendici in modo tale da non annoiare l’investitore nella lettura. Le appendici hanno la funzione di aggiungere informazioni, piani o mappe di siti pertinenti, prodotti, brochure, CV estesi o qualunque altra cosa che possa facilitarti nell’interpretazione del piano. Un business plan senza appendici è come un’automobile senza la scatola dei fusibili: serve a poco.

32. Grafici e infogrammi aiutano

Un’immagine vale più di mille parole! Un grafico o un’infogramma ha la funzione di evidenziare tendenze e confronti e mettere in evidenza informazioni che possono essere utili nella lettura. Un business plan ricco di effetti visivi riuscirà a mantenere attiva la tua attenzione molto più di tomi danteschi dalla lunghezza spropositata. Se sbadigli durante la lettura di un progetto su cui intendi investire, credimi: non è un buon segno!

33. Le scelte di logistica

In caso di prodotti fisici, sarebbe opportuno che nel piano venga descritta cosa abbia indotto l’imprenditore a scegliere di produrre internamente determinati componenti piuttosto che affidarne esternamente la realizzazione. Una particolare enfasi alla gestione del magazzino, ai canali di distribuzione e ai centri di distribuzione potranno permetterti di avere una chiara visione della logistica. Queste attività devono essere descritte, in maniera sintetica ma precisa, specie se rilevanti nella strategia deliberata.

34. Anche la forma è importante

Il business plan deve essere scritto in modo chiaro e conciso, deve avvalersi di tabelle o tavole illustrative, deve specificare la fonte dei dati riportati, deve avere una copertina che riporta i dati anagrafici dell’azienda proponente, deve presentare un indice generali dei punti trattati nel documento con l’indicazione delle pagine, opportunatamente numerate.

35. I dettagli sono fondamentali

Un ottimo piano aziendale deve trasmetterti fiducia nelle competenze e nelle conoscenze dell’imprenditore. Ad esempio, se nel business plan viene indicato che le vendite saranno generate da una campagna marketing, ciò dovrebbe riflettersi in maniera coerente anche nei costi.

36. L’onestà è alla base di una solida relazione di business

Un business plan non deve contenere lacune nelle informazioni o cambiamenti inspiegabili che facciano mettere in dubbio la sua credibilità. Ogni impresa ha una storia, non sempre positiva. Se hai il sentore che l’imprenditore possa nascondere qualche scheletro nell’armadio come, ad esempio, clamorosi fallimenti passati o anni di negoziazioni infruttuose con altri soggetti, ascolta la tua pancia: la pancia non sbaglia mai!

37. Come siamo a grammatica?

Verifica che non ci siano incoerenze linguistiche o errori grammaticali nel documento. Per carità, potrebbe anche capitare che vengono fatte delle modifiche dell’ultimo minuto con l’introduzione o eliminazione di pagine e che si commettano errori sporadici di questo tipo. Tuttavia, questo tipo di sviste, parlano chiaro di quanto l’imprenditore sia effettivamente con la testa sul progetto.

38. L’imprenditore crede nella sua squadra?

E’ importante che nel business plan vengano spiegati il ruolo che avranno i dipendenti, i collaboratori e i professionisti coinvolti nell’azienda. L’evidenza di queste informazioni va a tuo vantaggio poiché denotano anche la professionalità e l’entusiasmo dell’imprenditore che ha redatto tale piano.

39. Strade alternative

Sappiamo che le situazioni possono cambiare ed evolversi e che possono sorgere opportunità inaspettate in grado di alterare le prospettive di un business in embrione. Sarebbe dunque utile trovare, all’interno del business plan, non solo il piano A, ma anche un accenno di piano B e di piano C.

40. Un piano B sempre presente

La volontà dell’imprenditore di “ostentare” un piano B deve essere considerata, non come un punto di debolezza, bensì  come un punto di forza. Includere un piano B costituisce un valore aggiunto per il progetto ed è indice della lungimiranza di chi lo ha redatto.

41. Immagini e sito web

L’utilizzo delle immagini aiuta a far meglio comprendere l’attività su cui andrai ad investire perché mostra visivamente la cura grafica ed il gusto estetico dei soci operativi. Anche trovare nel documento un funzionale e funzionante collegamento al sito web aziendale potrebbe essere un indice della cura ed attenzione con cui il documento è stato redatto, non ti pare?

42. Il documento deve essere aggiornato

Un business plan è un documento che dovrebbe essere mantenuto aggiornato dall’azienda. Ogni parte del documento dovrebbe sempre riflettere la situazione iniziale. Fai attenzione che il business plan oggetto della tua valutazione contenga date ed informazioni aggiornate al contesto attuale. Un business plan vecchio potrebbe contenere analisi di mercato, previsioni e procedure datate e tu finiresti con l’investire su un progetto già vecchio prima ancora che sia nato.

43. Piano di azione

E’ necessario che venga spiegato, in dettaglio, passo passo, il piano di azione relativo alle operazioni che si da intraprendere nel primo mese, nel primo trimestre e nel primo anno di attività. Non investire in progetti carenti o deficitari in questa parte del business plan.

44. Cosa si vende, a chi lo si vende e quanto costa

E’ opportuno che il business plan per il lancio di un nuovo prodotto o servizio sia ricco di grafici, previsioni, analisi dal quale devi poter comprendere pienamente il prodotto/servizio che si vuole vendere, a chi lo si vuole vendere e quanto costa. Non farti ingannare da paroloni di grande effetto. Il business plan deve essere estremamente chiaro nel riuscire a spiegarti il core business e come si pensa di attuarlo.

45. Piano di marketing

Il business plan deve descrivere dettagliatamente le scelte operative necessarie per promuovere i nuovi prodotti/servizi. E’ importante per te aver ben chiaro quali sono i canali di vendita per la distribuzione dei prodotti/servizi e le iniziative di comunicazione in rapporto al target, agli obiettivi, al messaggio marketing ed al prezzo di vendita.

46. Conoscere la mission dell’azienda

È un punto focale di un piano di business perché rappresenta la ‘ragion d’essere’ attuale e futura dell’impresa e il punto di riferimento di qualsiasi decisione strategica aziendale. Conoscendo la mission, riesci a valutare l’idea imprenditoriale che si riflette nei prodotti/servizi, nei mercati di riferimento, nei bisogni che si intende soddisfare, negli elementi di differenziazione rispetto alla concorrenza.

47. L’azienda nel quotidiano

E’ di cruziale importanza che tu possa trovare descritte le principali procedure di cui l’azienda intende avvalersi in modo da farti una precisa idea sulla quotidianità aziendale. Inoltre, quali sono i requisiti dei locali dell’azienda? E quelli del sistema gestionale ed informatico?  E gli eventuali miglioramenti edilizi previsti?  Nel business plan dovresti poter trovare informazioni relative all’attività quotidiana (es. orari di lavoro), ai servizi di consulenza, al supporto informatico, alla gestione del magazzino e della contabilità e alle informazioni inerenti l’ubicazione e le dimensioni dei locali, termini di locazione e preventivi dei fornitori.

48. Piano di implementazione

Il piano di implementazione sarebbe molto utile per permetterti di prevedere le date di completamento dei vari aspetti del business plan, di raggiungimento delle mete e degli obiettivi aziendali prefissati. Ciò ti aiuterebbe ad avere una visione chiara e a 360 gradi della strada che l’azienda o la start up intende percorrere per garantirti la redditività.

49. Allegati

Può risultare utile trovare degli allegati a corredo del business plan: materiale di supporto come licenze, permessi, contratti, accordi di partnership e altra documentazione di supporto del business plan.

50. La passione si, ma anche competenza

Dal business plan dovrebbe trasparire la passione dell’imprenditore per il business unita alla conoscenza del settore in cui intende farti investire. La passione da sola non basta. Oltre a trasmettere quanto creda nella propria idea imprenditoriale, è necessario che l’imprenditore dimostri anche di essere preparato e di poter  dar prova di tutte le sue competenze di settore.

Conclusione

Nella speranza di esserti stato d’aiuto con questa checklist suddivisa in 50 punti, desidero ricordarti la possibilità di accedere gratuitamente alla mia guida su come trovare il tuo socio operativo ed individuare la tua “anima gemella di business”. Scoprirai in modo semplice ed intuitivo come cercare e trovare un socio operativo con TrovoSocio.it e quali sono i vantaggi di questo metodo.

Francesco Nano

Appassionato di business online fin dal 2009, consulente di marketing strategico e posizionamento dei siti web sui motori di ricerca, inventore e prototipatore di online business, >>BRAINSTORMER<< professionista.

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