5 step per evitare gli errori tipici dei soci finanziatori “in erba”


Piacerebbe anche a te far fruttare il tuo capitale diventando socio finanziatore di un progetto? Scopri come e perchè funziona il finanziamento di business.

La risposta breve alla domanda “come si diventa soci finanziatori?”, al di là degli aspetti più tecnici e burocratici che trovi nelle altre pagine di questo sito, è tutto sommato semplice e si articola in soli 5 passaggi:

  1. Capire quanto ammonta il capitale di rischio che sei disposto ad investire
  2. Trovare più idee di business etiche ed innovative e soci operativi tra cui scegliere
  3. Valutare il business plan del progetto individuato
  4. Decidere delle milestone attraverso cui muoversi e dei KPI per monitorare i risultati (vedremo nel dettaglio questi 2 termini)
  5. Iniziare ad investire (con questa strategia già colladuata)

In questo articolo, oltre ad analizzare a fondo ognuno di questi, scopriremo assieme il vero significato di termini come: capitale di rischio, business plan, milestone e KPI.

Prima però di entrare nel vivo permettimi una brevissima premessa:

Per la mia personale esperienza, devo comunque considerare che il tipo di investimenti che approfondiremo nei prossimi paragrafi è molto più complesso da gestire e molto meno remunerativo di quello che io amo definire L'investimento perfetto (100% all'anno) a cui ho dedicato un dettagliatissimo articolo a QUESTA pagina .

Ti consiglio di leggerlo PRIMA di proseguire perché sono persuaso che in quel testo troverai davvero ciò che cerchi: si tratta di una guida pratica su come investire su proprietà web considerandole alla stregua di investimenti agricoli o immobiliari. E' un approccio inedito spiegato in questi termini, per quanto collaudato, che consente ottimi rendimenti, bassissimo capitale di ingresso, semplicità, controllo totale sul tuo denaro, nessuna incognita simile a quelle che vedremo nelle prossime righe qui sotto.

SUGGERIMENTO: Leggi subito il post dedicato a "Come investire in siti web💰 puntando al 10% / mese (per sempre)" a QUESTA pagina.

Introduzione: come si diventa un socio finanziatore

Hai dei risparmi da parte messi via con il duro lavoro, sei stanco della solita routine e vorresti lanciarti in una nuova avventura, ma hai intenzione di evitare di buttare i tuoi soldi al vento?  Sappi che ti trovi nel posto giusto. Andiamo a scoprire insieme come funziona: diventare un socio finanziatore di un’attività è alla portata di chiunque abbia un piccolo capitale da parte, un pò di buonsenso e d un pò di intraprendenza. Ecco tutto ciò che principalmente c’è da sapere e, soprattutto, gli errori tipici dei principianti (che sono da evitare).

1) Capire quanto ammonta il capitale di rischio che sei disposto ad investire

Il significato di capitale di rischio 👻 👻 👻 è il seguente: quantità di denaro che viene messa a disposizione da chi prende direttamente parte al rischio dell’impresa. Questa somma di capitale permette, di fatto, di identificare coloro che sono i proprietari dell’azienda.

Prende questo nome perché, in caso di fallimento dell’attività ☠️☠️☠️, prima viene liquidato l’attivo, successivamente tutte le passività in ordine di importanza e infine il capitale di rischio, cioè quello che è stato messo da soci finanziatori come te per far avviare il progetto 😱 . Questa quantità di denaro coincide con quello che è il capitale netto dell’azienda e, ovviamente, la gestione di tale capitale a disposizione è probabilmente la cosa più importante nel processo del finanziamento di una startup.

E’ importante sottolineare che la somma che potresti decidere di investire giocherebbe quindi un ruolo fondamentale 🔮, sia per l’azienda, ma soprattutto per te stesso, in quanto se le cose dovessero andare male rischieresti di perdere tutto l’investimento. Così funziona: diventare socio finanziatore di un progetto non è una cosa che fa per tutti.

Tu sei l’unico che può sapere quanto sei disposto a investire. “Scommettere” tutti i tuoi risparmi su un unico cavallo 👻 👻 non è di certo l’idea migliore, ma penso tu lo sappia già questo; d’altra parte però anche mettere in gioco una quota troppo risicata del tuo capitale di investimento potrebbe probabilmente non giovare al progetto. In effetti, il modo migliore per scegliere la % del tuo capitale di investimento da dedicare ad investimento ad alto rischio (come di fatto sono quelli effettuati su aziende o startup di progetti in embrione) è già stato abbondantemente trattato nel mio precedente articolo dedicato a come fare un asset allocation adatto al tuo profilo di rischio.

Tuttavia, per semplificare, puoi anche tenere in considerazione “formula empirica” che ti permette di calcolare il rendimento del capitale di rischio in maniera semplice secondo questo approccio:

Rendimento del capitale di rischio = Utile netto atteso/Capitale proprio * 100

Il risultato che otterrai è una cifra che deve essere considerata in percentuale e ti permetterà di capire a quanto potrebbe ammontare il rendimento spannometrico minimo previsto se investissi i un certo quantitativo di denaro in quel progetto, partendo da un utile netto atteso (ovviamente questa formula è applicabile solo dopo aver analizzato per bene il business plan del progetto, cosa che ti sarà molto più facile dopo aver letto quest’altro mio articolo in cui avevo abbondantemente trattato come valutare i business plan delle idee che prendi in considerazione).

Facciamo un esempio numerico per cercare di essere il più chiari possibili. Inventiamoci dei dati 😜😊.

Utile netto atteso dopo 1 anno dall’avvio del progetto = 100.000 euro
Capitale di rischio che intendi investire = 20.000 euro
Rendimento del capitale di rischio = (100.000/20.000)*100 = 500 → 5%
Investendo un capitale di 20mila euro in un’attività che avrebbe come utile atteso una cifra di 100mila euro, il tuo rendimento del capitale di rischio sarebbe del 5%.

Ovviamente, è uno di quei casi in cui ci affidiamo alla serva per fare i conti… non attenderti dati precisi da questo tipo di calcolo 📱: i numeri attendibili si possono ottenere solo con un’attenta valutazione del business plan e con un pò di esperienza, ma è un punto di partenza spannometrico per vedere se il gioco (lo sforzo dedicato a cercare di entrare nella logica e nei numeri del business plan) possa valere la candela oppure no.

2) Trovare più idee di business etiche ed innovative e soci operativi tra cui scegliere

Immagino che quello che desideri non sia semplicemente dare il via a un business qualunque. Non avresti intenzione di investire i tuoi risparmi in un progetto a caso, vero? Probabilmente vorresti anche tu “fare la differenza” 💪💪💪 in maniera tale da avere la possibilità di prenderti delle rivincite sia nell’ambito lavorativo che in quello famigliare. Se è questo questo il tuo caso, probabilmente il fatto che l’attività sia, oltre che ovviamente remunerativa, anche contemporaneamente etica ed innovativa è altamente rilevante.

Tutto ciò, avviare un business intendo, però non è qualcosa da fare in solitaria, ovviamente…  quindi il passo 👣 successivo è quello di trovare un socio, un partner affidabile. La tua necessità è quella di partire senza doverti occupare di tutto, dato che, probabilmente, il tuo lavoro ti assorbe già e non ti permetterebbe di avere molto tempo a disposizione per il progetto, a patto che tu sia anche incline a farlo in maniera operativa. Un braccio destro operativo e fidato in tal caso sarebbe la soluzione ideale.

Già, ma come si trova la persona giusta 😳? Come si fa, dove bisogna cercare e quanto bisogna spendere per trovare un socio operativo all’altezza e che abbia un’idea imprenditoriale davvero interessante su cui investire?

Ecco la soluzione giusta per te: facile, rapida, efficace ed economica. La trovi a portata di click, ti metto il link di seguito. Non entro nei dettagli adesso, perché di tutto questo ne ho parlato in maniera più dettagliata nell’articolo dove spiego come puoi velocizzare ed ottimizzare la ricerca e trovare il socio operativo ideale, con una sana idea di business che ti consenta di fare utili e dalle caratteristiche caratteriali e professionali che cerchi (come potrebbero essere il carattere della persona, il tipo di progetto e l’area geografica).

3) Valutare il business plan del progetto individuato

Ogni progetto che si rispetti deve avere un piano di battaglia, altrimenti detto anche business plan.
Questo è un documento fondamentale per il futuro della startup su cui intendi investire: permette infatti di capire quanto il progetto sia fattibile, se ne valga la pena investire in esso, a quanto ammontano i costi,  quali sono i punti di forza e quelli di debolezza e soprattutto qual è il ritorno previsto sull’investimento.

Visto che il mio intento è quello di cercare di renderti la vita più semplice possibile, di seguito trovi una breve lista con le cinque caratteristiche più importanti che un business plan ideale dovrebbe avere (nell’articolo dedicato alla valutazione del business plan che ti avevo già linkato sopra invece trovi una spiegazione molto più dettagliata di questo argomento).

Le cinque caratteristiche fondamentali sono:

✅ Chiarezza e semplicità
✅ Trasparenza
✅ Informazioni della società
✅ Visione e missione dell’azienda
✅ Sincerità

Capire, imparare a leggere e revisionare un business plan è cruciale per diventare socio finanziatore di un’azienda. Leggendo l’articolo che ti ho consigliato avrai tutte le informazioni di cui hai bisogno su come scrivere, leggere e revisionare un business plan.

Consiglio spassionato 😉 😊 ? Veramente, leggilo se ti interessa evitare di buttare parti di capitale in progetti che dimostrano, tra le righe di un business plan altamente promettente, di essere già destinati a fallire ancora prima di incominciare.

4) Decidere delle milestone attraverso cui muoversi e dei KPI per monitorare i risultati

Per dare via al tuo business devi muovere i primi passi e per aumentare le possibilità di successo devi sapere in che direzione e quando muoverli. Ecco perché definire delle milestone e dei KPI è così fondamentale; ma andiamo con calma: partiamo dalle definizioni.

Il significato di Milestone è “pietra miliare”: è tappa, punto intermedio di arrivo 🏁 . Le milestone sono delle tappe intermedie, come i mattoni che si devono sistemare nelle posizioni giuste per costruire una casa e devono esserci ovviamente più milestone per portare a compimento un qualsiasi progetto.

Per farti un esempio pratico☝️: una milestone potrebbe la creazione del sito web, un’altra la creazione di un prodotto, una terza il lancio nel mercato del prodotto o del servizio che offre lastartup. La creazione del sito web, in questo caso, potrebbe essere la prima tappa: se viene creato allora la milestone è stata raggiunta!

Come puoi immaginare, il completamento di una tappa permette al processo di muoversi in avanti.

Queste sono alcune delle caratteristiche che una milestone dovrebbe avere:
🏁 Specificità
🏁 Misurabilità
🏁 Relevanza
🏁 Fattibilità

Le tappe non devono essere confuse con i KPI (Key Performance Indicators). KPI significa Key Performance Indicator o indicatori chiave di prestazione. Questi ultimi sono infatti delle misure quantificabili utilizzate delle imprese per misurare il raggiungimento degli obiettivi. Ciò significa che ogni impresa ha i propri KPI, determinati in base ai criteri personali circa le priorità e le performance.

Un esempio pratico dell’uso (estremo) dei KPI, che mi porto dietro con piacere ed ilarità da un corso che feci alcuni anni fa con il singor Alfio Bardolla, è il seguente: KPI della percentuale di persone che vanno via sorridendo da uno studio dentistico.

Ma come accidenti si fa ad andare via dal dentista sorridendo 😁😁😁?

Eppure, se i soci dello studio avessero necessità di tracciare questo dato📊 in maniera numerica ed oggettiva, per capire ad esempio le performance della simpatia della receptionoista, ecco come potrebbero fare: la procedura di saluto all’uscita di un paxziente dallo studio potrebbe prevedere che la receptionista tenti un sorriso, una battuta, un ammiccamento; nel caso in cui il pazienta, prima di chiudersi dietro la porta, risponda al sorriso, ecco che 1 punto sorriso potrebbe essere aggiunto all’excel dedicato al tracciamento della % di sorriso all’uscita. I KPI ti permettono in pratica di rendere misurabile qualunque cosa 📈📉, basta farsi aiutare dalla fantasia e sarà possibile valutare la prestazione dell’attività in tutte le sue sfaccettature.

I requisiti per poter decidere milestones e KPI sono i medesimi, ovvero avere definito, nella maniera più precisa possibile, il processo e le procedure specifiche del business in questione, le misurazioni qualitative e quantitative dei risultati e tutte le possibili varianti.

5) Iniziare ad investire

Siamo arrivati all’ultimo tassello: investire i tuoi soldi nella prima milestone del progetto. Una volta eseguito questo passo, per capire se continuare nel processo o meno, dovresti infatti analizzare i risultati della prima tappa facendoti delle domande…

▶️ Gli obiettivi sono stati raggiunti?
▶️ I costi hanno rispettato le attese?
▶️ I soci operativi sono effettivamente impegnati e competenti come apparivano?

… e così via.

Se tutto è andato secondo i piani, dopo aver investito nella prima milestone, ora potresti farlo in tutte le altre: potresti valutare dunque di procedere oltre e continuare ad investire nel progetto fino ad arrivare alla cifra complessiva stabilita inizialmente.

Occhio però a non dovresti commettere l’errore di lasciarti ingannare dal “fattore psicologico” 😝 😨 😩 : se una tappa viene raggiunta con successo 😝 😝 non significa per forza che il progetto sarà necessariamente un successo. Cerca sempre di investire e continuare ad investire con testa seguendo tutte le fasi e pretendendo di poter valutare e controllare i KPI (ed i loro sottostanti nel mondo reale perchè… la carta si fa scrivere). Lo stesso vale però al contrario: se determinati obiettivi non vengono realizzati, questo non è un motivo per disperarsi 😩 😩 mollare tutto.

Di nuovo, come dicevo sopra, questo tipo di investimento non può competere né come semplicità, né tanto mento come rendimenti, con quello che personalmente amo definire "L'investimento perfetto (100% all'anno)" (leggi subito il post dedicato a  a QUESTA pagina).

Conclusioni

Eccoci arrivati al termine dell’articolo. Grazie alle informazioni che hai potuto leggere qui e aggiungendo quelle degli articoli che ti ho consigliato e di tutti gli altri che trovi in questo sito, dovresti essere in grado di farti un’idea molto più precisa su come diventare socio finanziatore di un’azienda, in maniera efficiente e offrendo al tuo denaro le migliori chanches possibili per fruttare. Come puoi intuire, il percorso potrebbe essere pieno di insidie, ma se seguirai i miei consigli e, soprattutto, se continuerai a informarti e formarti in quest’ambito, potresti evitare la maggior parte di esse ed ottenere degli ottimi risultati a livello, sia economico che personale.

Credimi 🙏🙏: se sei arrivato fin qui nella lettura di questo articolo, tu hai tutte le carte in regola per far fruttare il tuo investimento e cambiare, una volta per tutte, la tua vita e quella dei tuoi cari.

E tu.. sì, dico a te, caro investitore professionista… hai già avuto un’esperienza come socio finanziatore di azienda? Raccontaci com’è andata: inserisci il tuo commento qui sotto!

Francesco Nano

Appassionato di business online fin dal 2009, consulente di marketing strategico e posizionamento dei siti web sui motori di ricerca, inventore e prototipatore di online business, >>BRAINSTORMER<< professionista.

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