Come investire in aziende non quotate preservando la pellaccia


Sei alla ricerca di utili consigli su come investire in aziende non quotate? Bene, allora sei capitato proprio nella guida giusta che fa per te. Se, dopo tante ricerche su come investire soldi in aziende etiche e remunerative sei approdato qui, sappi che in questa pagina puoi finalmente trovare una risposta valida ai numerosi quesiti e dubbi che forse, da tempo, potrebbero assillarti.

Per la mia personale esperienza, devo comunque considerare che il tipo di investimenti che approfondiremo nei prossimi paragrafi è molto più complesso da gestire e molto meno remunerativo di quello che io amo definire L'investimento perfetto (100% all'anno) a cui ho dedicato un dettagliatissimo articolo a QUESTA pagina .

Ti consiglio di leggerlo PRIMA di proseguire perché sono persuaso che in quel testo troverai davvero ciò che cerchi: si tratta di una guida pratica su come investire su proprietà web considerandole alla stregua di investimenti agricoli o immobiliari. E' un approccio inedito spiegato in questi termini, per quanto collaudato, che consente ottimi rendimenti, bassissimo capitale di ingresso, semplicità, controllo totale sul tuo denaro, nessuna incognita simile a quelle che vedremo nelle prossime righe qui sotto.

SUGGERIMENTO: Leggi subito il post dedicato a "Come investire in siti web💰 puntando al 10% / mese (per sempre)" a QUESTA pagina.

Introduzione

Anzitutto, prima di investire soldi in un’azienda sarebbe bene avere almeno un pò di dimestichezza con differenti strumenti di investimento perchè investire non è per tutti: un’esperienza pregressa negli investimenti finanziari infatti ti garantirebbe comunque un approccio più equilibrato nella gestione del rischio dell’investimento. Ci sono davvero diverse tecniche su come investire in aziende, ognuna con i suoi i vantaggi e le sue sfide da affrontare, ma ciò che conta realmente è avere chiare le idee fin da subito. Eh sì, investire in aziende etiche e profittevoli è un modo intelligente per assicurarsi un futuro finanziario, per fare in modo che il tuo capitale produca più denaro per te e, soprattutto, per stringere sinergie con i soci operativi in gamba (li puoi trovare all’articolo appena linkato) che potrebbero apportare utili cambiamenti e miglioramenti al mondo con le loro idee di business se supportati dal tuo capitale.

Inoltre, investire soldi in progetti imprenditoriali ambiziosi non è solo per chi dispone di ingenti quantità di denaro. Fino a qualche tempo fa il plafond del capitale poteva essere un “vincolo” ma oggi, grazie alla “democratizzazione” del settore investimenti, si può iniziare a investire anche con piccole somme.
Avendo ben chiari gli obiettivi che si intende raggiungere e familiarizzando con gli strumenti messi a disposizione dal web (come adesempio il crowdfunding… cos’è? visital il link 🙂 ), puoi valutare la migliore strada percorribile e soddisfare i tuoi sogni nel cassetto. Sei veramente sicuro di sapere già quali siano i vantaggi derivanti dall’investimento in aziende non quotate?

Aziende quotate o non quotate?

Beh, facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire meglio le differenze che intercorrono tra azienda quotata e non quotata.

Investire su aziende quotate

Investire denaro su aziende quotate significa, potenzialmente, diventare azionisti e avere diritto a percepire un dividendo. Le quotate partecipano al mercato regolamentare ed emettono azioni che vengono vendute ad un pubblico più o meno determinato.  L’emissione dei titoli è regolamentata dalla Consob e i risparmiatori/investitori possono acquisire azioni in banca oppure rivolgendosi a grandi investitori istituzionali, a società di consulenza d’investimento, a società di intermediazione mobiliare (SIM) o a società di gestione del risparmio (SGR). Detto in termini più semplici, investire in un’azienda quotata significa acquisire un “pacchetto” di titoli azionari, che rappresentano una quota del valore della compagnia, dei suoi beni (asset) e dei suoi guadagni.

Investire in titoli azionari di una società significa anche diventarne in quota parte comproprietario a tutti gli effetti. Per questo, se le cose dovessero andare per il meglio, in alcuni casi potresti garantirti un “dividendo”, ovvero una ricompensa economica costante (sempre che tu non decida di rivenderle in anticipo e guadagnare sull’incremento del prezzo del titolo stesso). Al contrario, se investissi in un’azienda quotata non performante, il titolo azionario tenderebbe a perdere valore e, conseguentemente, il tuo investimento ne risentirebbe. Il prezzo di un’azione infatti dipende da diversi fattori, sia oggettivi, ma anche soggettivi: la percezione del pubblico di investitori sulla reputazione aziendale influenza il prezzo reale del titolo azionario.

Investire su azioni della una società significa, in teoria, poter anche esercitare i diritti patrimoniali che si acquisiscono con l’acquisto dello status di azionista, il che non per forza è sempre un vantaggio: è possibile anche che, ad esempio a causa dell’instabilità e della tensione dei mercati finanziari fluttuanti, o nel caso l’azienda non stia andando alla grande, l’Assemblea dei Soci deliberi di non distribuire dividendi agli investitori per un certo periodo…

Quali sono gli altri svantaggi dell’investimento in azioni aziendali? In base a quanto definito dalla normativa civilistica, la distribuzione dei dividendi è sottoposta ad una serie di limitazioni.
Questo per assicurare la massima tutela del patrimonio aziendale. Gli utili di una quotata vengono accantonati:

  • a riserva legale nella misura del 5% degli utili netti, fino al raggiungimento del 20% del capitale sociale;
  • all’eventuale riserva statutaria.

Inoltre, lo Statuto societario può prevedere ulteriori vincoli alla distribuzione degli utili:

  • diritti di partecipazione agli utili (c.d. Stock options) per soci fondatori, amministratori o dipendenti
  • privilegi nella ripartizione degli utili (c.d. azioni privilegiate)

Come puoi capire dal tenore normativo, è facile che un’azionista ordinario si trovi ad investire soldi su una società quotata con il rischio di non percepire alcun dividendo per mesi o, addirittura, per anni…

Da questi svantaggi e criticità, potresti valutare l’interessante opportunità di investire in aziende non quotate.

Come investire soldi su aziende non quotate

A differenza delle aziende quotate, le società non quotate non si rivolgono ai mercati regolamentati, ma possono far ricorso al mercato di rischio reperendo il capitale presso il pubblico, senza necessariamente tentare la strada della quotazione in Borsa. Di conseguenza, gli investitori non acquisiscono alcuno status di azionista: non si diventa titolari di un pacchetto di titoli azionari, ma di quote di partecipazione al patrimonio aziendale.  Cosa rappresentano le quote di un’impresa non quotata? Esse rappresentano una frazione del capitale sociale sottoscritta dall’investitore.

A differenza delle azioni, le quote non possono essere oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari, non possono essere rappresentate da titoli di credito, possono essere di valore diverso e l’atto costitutivo può escluderne o limitarne il trasferimento.

Procedure per Investire su una società non quotata e sottoscrivere un atto costitutivo

Le procedure di investimenti in un’azienda non quotata dipendono dalla tipologia di società e dallo strumento utilizzato per conferire capitale iniziale.

Se hai intenzione di investire soldi su una Srl (Società a Responsabilità Limitata), è necessario sapere che il capitale sociale può essere composto sia da denaro liquido sia da beni intestati dai soci. Salvo casi particolari, il capitale sociale di partenza non dovrebbe essere inferiore a 10.000,00 euro.

Tieni presente che il valore del capitale sociale consente di determinare il valore delle quote della Srl attribuite a ciascun socio. Per investire su una Srl è necessario sottoscrivere un atto costitutivo, un atto pubblico sul quale sono indicate le regole fondamentali relative al funzionamento dell’impresa.

All’atto della sottoscrizione, i soci sono tenuti a versare il denaro o intestare alla Srl i beni che faranno parte del capitale sociale. I soci/investitori della non quotata sono tenuti anche a nominare uno o più amministratori che avranno il compito di amministrare la società.

Ovviamente, la stessa sottoscrizione è una forma di accettazione del suo contenuto dell’atto da parte dei soci/investitori.

Un’altra possibilità è quella di investire in una società di persone, una Società in Nome Collettivo (Snc) o in una Società in Accomandita Semplice (Sas). Sebbene la procedura di conferimento iniziale sia molto più semplice inizialmente, essa comporta la responsabilità di ogni socio di rispondere a tutte le obbligazioni societarie in vivo, ovvero con il proprio patrimonio personale.

Su quali aziende non quotate investire

Come iniziare ad investire in aziende non quotate innovative? Ovviamente, necessiti di trovare soci operativi, compagni d’affari pronti a condividere con te idee di business, rischi imprenditoriali e interessanti opportunità.

Una delle migliori tecniche è guadagnare con il crowdfunding. Si tratta di un piattaforme virtuali dove è possibile reperire interessanti progetti imprenditoriali su cui investire capitale. In tutte le tipologie di crowdfunding puoi ricevere una ricompensa (reward) di tipo economico (e non).

Infine permettimi di dire che…

Di nuovo, come dicevo sopra, questo tipo di investimento non può competere né come semplicità, né tanto mento come rendimenti, con quello che personalmente amo definire "L'investimento perfetto (100% all'anno)" (leggi subito il post dedicato a  a QUESTA pagina).

Francesco Nano

Appassionato di business online fin dal 2009, consulente di marketing strategico e posizionamento dei siti web sui motori di ricerca, inventore e prototipatore di online business, >>BRAINSTORMER<< professionista.

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